Durante le nostre vacanze a Dublino e Londra la birra è stata nostra cara compagna. Abbiamo esplorato la tradizione birraia d’oltremanica, bevendo delle ottime birre irlandesi e inglesi. Tornati in Italia ne abbiamo sentito subito la mancanza e bisognava rifarsi con un bel beer festival. Lo scorso weekend è stata un’ottima occasione per addentrarci ancora di più alla scoperta delle birre artigianali che dissetano la Lombardia, grazie al primo ChiareScure festival, un evento organizzato direttamente dal Consorzio Birrifici Artigianali Lombardi.
ChiareScure where?
Il Chiarescure festival è stato organizzato alla Fabbrica Orobia, un vecchio capannone industriale risistemato, ideale per accogliere un evento di questo tipo in stile urban-factory patrocinato da inLombardia. Molto birrifici presenti li conoscevamo e abbiamo già avuto modo di bagnarci le labbra con le loro ottime produzioni, ma la bellezza di questo evento era la quantità di birre e birrifici presenti, che ci ha permesso di scoprire molte nuove birre.
La divisione delle aree tematiche è stata pensata sia per chi è già esperto in materia, sia per chi si avvicina al mondo birrario per la prima volta. C’era uno spazio dedicato alla chiare, uno alle ambrate, uno alle scure, uno al luppolo ed, infine, uno spazio per le speciali.
Partiamo dalle chiare
Siamo partiti da una birra leggera e beverina. La Wabi del birrificio Orso Verde di Busto Arsizio. Birra segnalata anche da Slow Food che si distingue per dei sentori floreali e un lieve accenno di miele che, a nostro avviso, la rendono perfetta per cominciare. Il finale di questa birra è amaro e persistente, segno di un carattere forte che non vuole farsi dimenticare presto.
Passiamo alle ambrate
Seguendo il percorso di gusto siamo passati alla ambrate. Qui ci siamo spinti sui confronti con birre bevute in Irlanda e Inghilterra. La Rust Ale del Birrificio Doppio Malto è una english Ale ad alta fermentazione. Una birra spettacolare, dal colore splendido e dal gusto eccezionale.
Siamo poi passati alla tradizione irlandese con la McTiss del birrificio Railroad. Una birra più sensuale rispetto alle red Ale bevute sull’isola verde smeraldo. Un ingresso molto morbido e un finale pulito che la rendono una birra eccellente da bere in qualunque occasione.
Finiamo con le scure
Ci ha stuzzicato immediatamente la Black, una dark Lager del Birrificio Vetra, la scoperta assoluta di questo festival. Birra di carattere e stupefacente al palato, meno amara rispetto ad altre scure come le stout o le porter, accompagna fantasticamente la carne e disseta.
Sarà stato anche il nome, ma la Spaghetti Western non potevamo farcela sfuggire. Imperial Stout del Brewfist è una birra con aggiunta di caffè e cacao, con note intense e persistenti. Peccato non avere un dolce, perchè questa birra meravigliosa ce la immaginiamo perfetta con una torta al cioccolato.
Concediamoci una speciale
Se ci sono le birre speciali non possiamo non provarle. Siamo andati sue due birre agli antipodi. Una sperimentazione del Bi-Du, la Lampogna, birra ad alta fermentazione con aggiunta di lamponi. A Martina è piaciuta molto, a me meno, ma è innegabile la sua particolarità.
L’altra speciale è sta la Brighella Chips del Birrificio Lambrate, una birra natalizia invecchiata due anni in botte che ha assunto dei profumi spettacolari. Una birra da degustazione fantastica, in cui si possono percepire le sue tante sfumature di gusto: la mandorla, la frutta secca, il miele. Fantastica!
E da mangiare?
La proposta food, sinceramente, ci è apparsa scarna. Non tanto per la qualità, quanto per la quantità. In soli cinque stand era un po’ difficile proporre un ventaglio ampio di scelte, soprattutto se messi in confronto con la quantità di birrifici presenti. Essendo il primo festival di Chiarescure, magari la zona food è quella su cui puntare per un miglioramento.
La fame ci ha portato a scegliere Lambiczoon, uno dei locali più noti a Milano quando si parla di accoppiata cibo-birra. Abbiamo preso il vassoio BBQ, in cui c’erano costine, pulled pork, contorni vari e patatine. Tutto buono e saporito, con menzione d’onore per la salsa di cipolle caramellate home made.
Ci vediamo alla prossima edizione ChiareScure Festival!
Siamo tornati a casa veramente felici per il percorso gustativo provato. Abbiamo scoperto e gustato delle birre eccezionali e non vediamo l’ora di tornare al Chiarescure per la sua seconda dissetante e interessante edizione!
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