Non avevo idea di quanto fosse affascinante il mondo del miele prima di conoscere Daniele e il suo DaDa Miele. Al contrario di Martina sono sempre stato un consumatore tiepido di miele ed era uno dei pochi prodotti a cui non ero, e sottolineo ero, appassionato. Dopo aver conosciuto DaDa, per la felicità di Marty, sono diventato dipendente da miele.
La storia dei DaDa Boys
La storia di DaDa Miele è la storia di Daniele ed Edoardo, due giovani che hanno deciso di credere in un progetto, in un prodotto e portarlo all’eccellenza. La scalata di Daniele ed Edoardo è da brividi. In pochissimo tempo (l’azienda nasce ufficialmente nel 2017) raggiungono il salotto dell’alta gastronomia italiana, il Taste di Firenze con il loro miele spettacolare.
Daniele è l’apicoltore, che si sveglia alle 4 di mattina per spostare le api sugli areali, Edoardo è l’anima commerciale di DaDa, capaci insieme di portare una vera rivoluzione nel mondo dell’apicoltura. Insieme a loro ci sono Willy, che aiuta Daniele all’aria aperta, e Noemi, che supporta la parte comunicativa del progetto DaDa.
Osservate la qualità del packaging, e confrontatela con altri barattoli di miele. Lo stile di DaDa è un richiamo forte al dadaismo, è una rottura col mondo passato, è una vera e propria avanguardia gastronomica.
Comunicazione diretta, che arriva all’anima del consumatore, tramite un prodotto che non è solo buono, ma anche molto bello da vedere. Siamo andati a scoprire il loro mondo tra le colline piemontesi e siamo tornati a casa con una cultura immensa sull’apicoltura.
Daniele ci ha accolto a braccia aperte nel suo mondo, che non è solo l’azienda, ma tutta Casalborgone. Nel piccolo paese del Monferrato, Daniele conosce tutto e tutti ed è un vero spasso passare una giornata con lui.
La degustazione guidata di DaDa miele a Casalborgone
Il legame col territorio è molto forte, ci piace ed è una qualità che apprezziamo sempre. Il quartier generale di DaDa è ufficio, laboratorio e magazzino, fucina di progetti e sala delle meraviglie.
La degustazione di mieli organizzata da Daniele ci ha letteralmente aperto un mondo sulla vita e il comportamento delle api, sul lavoro dell’apicoltore e sulla produzione del prodotto finale.
La sua passione è strabordante e ci ha stimolato ad affinare il nostro olfatto e il nostro gusto, per poter degustare al meglio i mieli.
Ogni miele è diverso dall’altro, ogni miele si caratterizza per note aromatiche differenti, al gusto si percepiscono sfumature variegate, ed ogni miele ha utilizzi specifici.
Difficile dire quale sia il più buono. Il miele di acacia è meraviglioso, sensuale e morbido; il tarassaco è una sorpresa, tanto pungente all’olfatto quanto freschissimo al palato; il miele di rododendro è difficilissimo da ottenere ed è super pregiato, oltretutto è un presidio Slow Food.
Altro presidio Slow Food è il millefiori di montagna, che si differenzia dal cugino millefiori d’estate. Con Daniele siamo riusciti a distinguere bene i profumi e i gusti che derivano da fioriture completamente diverse.
E poi il miele di castagno, forte e perfetto per essere abbinato ai formaggi; il tiglio, fresco e balsamico, che si presta bene per cocktail alternativi; il miele di melata, l’unico miele che non deriva dal fiore, ma dalla linfa. Uno più spettacolare dell’altro!
Noi abbiamo usato il miele di castagno per fare una caratteristica torta natalizia e il miele di tiglio per dare uno sprint al french toast.
Fidatevi lettori di Spignattando. Se volete assaggiare uno dei mieli migliori d’Italia, prendete l’auto e andate tra le colline di Casalborgone. Bel paesaggio, cucina piemontese di sostanza, pasticcerie e il miele di DaDa Miele da degustare e acquistare. Che dite, il vostro prossimo sabato libero è organizzato?
Per maggiori info sui prodotti e disponibilità, consultate il sito di DaDa
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