La Guinness è probabilmente il marchio di birra più conosciuto al mondo. Ma per i Dubliners è molto, molto di più di una birra, è un’icona, un simbolo stesso della città. Lo intuite girando per le vie di Dublino, entrando in un pub, ma è solo alla Guinness Storehouse che potrete capire quanto la Guinness scorra nelle vene di Dublino.
L’enorme zona della Guinness si estende per molti chilometri quadrati e, avvicinandosi a piedi alla Guinness Storehouse, si percepisce quasi un’aura leggendaria intorno al complesso. Venendo dal Liffey come abbiamo fatto noi, si passa accanto agli stabilimenti che oggi producono la birra e l’intenso odore di fermentazione vi avvolgerà prepotentemente.
Il museo della birra
Ad ogni passo le persone aumentano, fino ad arrivare all’entrata del museo a sette piani a forma, neanche a dirlo, di pinta. I biglietti online (17,50 €) sono d’obbligo se volete saltare la fila. Ogni ticket include una pinta di Guinness da sfruttare alla Guinness Academy o al Gravity Bar.
A prescindere dal fatto che siate estimatori della birra o astemi, la visita al museo Guinness merita per capire soprattutto il legame che c’è tra la stout più famosa al mondo e la sua città. Lo potrete vedere dai video, dai cimeli, dall’enormità di prodotti legati al marchio.
Ogni piano è dedicato ad un particolare aspetto della storia della Guinness. Si va dalla preparazione, che se siete a digiuno di nozioni birrarie è molto utile per capire il processo di creazione della birra, alle pubblicità storiche e mascotte. La sezione del marketing è quella che ci ha colpito maggiormente, perché da noi nessuna bevanda alcolica ha un tale impatto sull’immaginario collettivo.
Interessante è l’esperienza del tasting, nel quale vengono spiegati i passaggi visivi, olfattivi e gustativi per godervi al meglio la vostra Guinness.
Il penultimo piano è quello che aspettavamo con più trepidazione: la spillatura. A nostro parere è più emozionante sfruttare qui all’Academy la vostra pinta gratuita. Al Gravity ci sarà anche la vista della città, ma volete mettere con la soddisfazione di bervi la vostra Guinness spillata personalmente?!
La sala in cui si spilla è una sorta di tempietto della birra, in cui le postazioni luccicano all’interno della stanza scura. Dopo una brevissima spiegazione, si passa all’azione. Io mi sono fatto avanti per primo, ultra concentrato e serissimo. Guai se ne avessi fatta cadere anche una sola goccia!
Marty è andata tranquilla, come se spillasse birra da anni, e con nonchalance ha riempito la sua pinta. Da grandi amanti della birra è stato bellissimo spillare personalmente ed è una delle emozioni più grandi vissute nel nostro viaggio in terra d’Irlanda.
La visita si conclude con l’immancabile shop. È stato impossibile non portarci a casa un ricordino, ma più di qualsiasi oggetto, è stata l’esperienza coinvolgente del museo ad averci colpito. Perché a Dublino, la Guinness, è molto più di una birra e anche noi lo abbiamo capito. Slàinte!
Per qualunque domanda sulla città di Dublino o sulla Guinness Storehouse non esitate a scriverci nei commenti, via mail o tramite i social.
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