Ogni settimana uno chef diverso, un menù diverso e un’esperienza tutta nuova da vivere. Nello stesso ristorante, mille identità gastronomiche si succedono, offrendo al cliente, ogni volta, un viaggio unico nell’alta cucina. L’hub milanese di Identità Golose è una rivoluzione positiva nel folto panorama meneghino della ristorazione.
Identità Golose è, in primis, un magazine dedicato all’alta cucina e ristorazione e, in secundis, la casa di tanti chef diversi che, ogni settimana, portano a Milano la loro cucina.
Negli spazi della vecchia Fondazione Feltrinelli, a pochi metri dal Teatro alla Scala, a settembre 2018 ha alzato il sipario l’hub gastronomico di Identità Golose, uno spazio storico in cui cultura, cibo e divulgazione si esprimono insieme.
Un concept unico
Identità Golose è una rivoluzione, perché è il primo ristorante a Milano a ruotare, come ospiti, i più noti chef italiani e stranieri, per delle cene uniche. Ci piace moltissimo perché ci regala l’opportunità di mangiare i piatti di tanti celebri chef, rimanendo comodi comodi nella nostra città.
Gli spazi interni del ristorante sono bellissimi: due ampie sale, una più grande dedicata a prenotazioni corpose e una più riservata e romantica, lasciata alle coppie che vogliono godere tête-à-tête della loro cena.
La proposta di Identità Golose
Il ristorante è aperto sia a pranzo sia a cena. La proposta lunch è molto interessante e strutturata su una maggior semplicità. Il menù è firmato dallo stellato Andrea Ribaldone, mentre la cucina è guidata dal resident chef Alessandro Rinaldi.
A cena, da mercoledì a domenica, si alternano grandi nomi della cucina internazionale ed italiana. I menù proposti sono di 4 portate, con accompagnamento vini ottimamente studiato, al prezzo di 75 € a persona.
Le nostre cene da Identità Golose
Siamo già stati tre volte da Identità Golose da quando ha aperto i battenti e, ogni volta, il percorso culinario è stato impressionate. E, ripensandoci, i tre chef che abbiamo provato rappresentano, anche in ordine cronologico, i tre grandi viaggi che abbiamo fatto nel 2018: Roma, la Toscana e la Sicilia.
Cristina Bowerman
La Bowerman, chef stellata della Glass Hostaria a Roma, ci ha letteralmente strabiliato con una cucina complessa e ricercata, in cui le sue esperienza in giro per il mondo si incontrano nelle sue creazioni.
Il piatto che ci ricordiamo con più emozione è il dolce, il suo Mont Blanc. Il classico dessert franco-piemontese è rivisto dalla chef Bowerman nella sua essenza, con due dischi di bisquit croccante che accolgono una pazzesca crema di castagne, funghi e tartufo. Un dolce con una spiccata componente salata, dove i sapori del bosco emergono fieri lasciando il palato estasiato.
Marco Stabile
Con chef Stabile, una stella Michelin al ristorante Ora d’Aria di Firenze, siamo andati nella nostra amata Toscana, per gustare i sapori della terra, dove la carne è assoluta protagonista.
Siamo dei carnivori patentati e il menù di Stabile è stato per noi un grande regalo. Abbiamo mangiato la carne in quasi ogni piatto, in un gioco di cotture e consistenze ammaliante.
Coniglio lunare, l’antipasto a base di terrina di coniglio, crema di finocchio e pane croccante è il piatto che ci ha introdotto nel regno di chef Stabile. Un piatto semplice, ma complesso nella presentazione e nelle sfumature di sapori, unito però dal robusto carattere toscano.
Corrado Assenza
La nostra terza cena ha visto protagonista un genio e un ricercatore inesausto della cucina italiana: Corrado Assenza. Nel nostro viaggio in Sicilia siamo stati nel suo arcinoto Caffè Sicilia di Noto, ma Assenza è molto più che un bravissimo pasticcere.
È un uomo che non smette mai di studiare, spinto da una curiosità e un amore per la sua terra incredibile. E la Sicilia si esprime in tutta la sua bontà nella cacio e pesce. Dei rigatoni monograno Felicetti su crema di pecorino primosale siciliano accompagnati da un tripudio di mare composto da cozze, vongole, alici e un filetto di triglia.
Un piatto buonissimo, in cui la materia prima, cotta alla perfezione e in modo naturale, basta e avanza per dar vita ad un piatto di colossale bontà, che non si smetterebbe mai di mangiare.
Riccardo Gaspari
La cucina di montagna è quella che più si avvicina, per noi, al comfort food: piatti caldi e ricchi di gusto, che si fissano nella mente come ricordi indelebili. Riccardo Gaspari, del ristorante SanBrite di Cortina è un artigiano dei sapori di montagna, uno chef in grado di valorizzare al meglio i prodotti della magnifica conca d’Ampezzo.
Al centro della sua idea di cucina, il latte, declinato in formaggio, burro e yogurt. Mangiare nel ristorante di Cortina è uno dei nostri desideri, noi così amanti dell’oro vaccino, ma ad Identità Golose ci siamo accontentati di un succulento assaggio.
Il piatto principe della cena è stato il primo: gnocchi di patate ripieni di formaggio stravecchio. Tutta la montagna di chef Gaspari è racchiusa in questo piccolo scrigno dal gusto esplosivo.
E la prossima cena?
Ad Identità Golose piace svelare lentamente le sue carte. Sul sito web si trova il calendario delle serate a tema, che vengono aggiornate mensilmente con le nuove proposte.
Il panorama degli chef ospiti è di una varietà impressionante e raccoglie il Gotha dell’alta ristorazione mondiale. Continuate a seguirci per non perdere nemmeno un’emozione di queste cene uniche.
Piccole info su Identità Golose:
- Sito web
- Indirizzo: via Romagnosi 3
- Fermata metropolitana più comoda: M1 (Rossa)-Cordusio
- Prezzo medio a testa: 75€
- Contatti: 02 2366 8900
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