La storia della latteria Bera è la storia di donne coraggiose e caparbie, di una famiglia che ha attraversato la storia di Torino con gentilezza e passione. La latteria Bera è un pezzo di storia di Torino al femminile.
Le latterie sono un retaggio antico, non c’erano già più quando eravamo piccoli, ma erano il luogo accogliente dove la gente di paese andava a prendere i formaggi.
Dal 1958 la latteria di Torino
Alla latteria Bera è tutto ancora così. Il tocco giovane di Chiara ha portato ricerca e creatività, ma ha mantenuto inalterato lo spirito del luogo. Ancora oggi la gente entra, chiacchiera, si perde nei racconti dei formaggi.
L’estetica del luogo è essa stessa, per volontà di Chiara, inalterata. Entrare in latteria è come fare un tuffo nel passato: i sorrisi delle persone, il profumo di latte e la vecchia macchina per montare la panna. Sono tutte sensazioni empiriche che fanno stare bene.
È impossibile raccontare la latteria Bera senza parlare della famiglia che ha conservato negli anni questa chicca. Una famiglia in linea femminile che è iniziata con la signora Romola e con la sorella Marta, e che ora vive ancora con la nipote, Chiara, che ha lasciato il suo lavoro per far vivere la latteria della sua famiglia. Una storia che emoziona e sottolinea il valore magico del voler fare ciò a cui si è più legati.
La passione pervade il negozio, si fa tangibile nella spiegazione dei formaggi e la si vede negli occhi di Chiara. Tutto ciò che la sua famiglia ha creato è vivo nella sua passione.
Il Piemonte dei formaggi
Quando cominciamo la degustazione, ci accorgiamo della cura con cui i formaggi della Bera vengono ricercati e selezionati. La maggior parte sono piemontesi, a sottolineare il legame col territorio, ma non manca qualche eccellente excursus in altre regioni italiane.
La maggior parte dei formaggi vengono tutti da piccoli produttori, che lavorano con percentuali basse di latte e che vanno a ricavare dei formaggi finissimi, ma non sempre disponibili. Questo aumenta ancora di più la curiosità di entrare in negozio e scoprire cosa c’è, per rimanere ammaliati da una nuova storia.
Scegliere il più buono nel tagliere che Chiara ci ha proposto è praticamente impossibile. Il blu del Moncenisio è un formaggio a latte crudo dal gusto molto più delicato di quello che ci si aspetterebbe, ha una nota dolce intrigante e coccolosa.
La toma delle viole, o plaisentif, prodotto raro fatto con il latte delle mungiture di giugno e luglio, ha un retrogusto amarognolo che la contraddistingue in maniera unica. Solo 10 famiglie producono questo splendido formaggio.
Un’altra toma molto interessante è la toma delle marmotte, un formaggio misto vaccino-pecora stagionata col timo serpillo. Sprigiona un profumo intenso e pungente, ma al palato è estremamente delicato.
Altro grande formaggio è il blu di Bufala, una gioa per il palato come lo ha definito Chiara. È un formaggio che da due anni arriva secondo al World Cheese Award nella categoria dei blu. Al palato si scioglie in bocca e ha una bella nota dolce data dal latte di bufala.
Per finire abbiamo mangiato la panna montata al momento con qualche scaglia di cioccolato…un paradiso!!!!
Il regno magico di Chiara è una chicca torinese che qualsiasi amante del buon cibo non deve perdere. La latteria Bera ha fatto la storia di Torino grazie alle sue persone e alla qualità dei suoi formaggi. Con Chiara, questa splendida storia è destinata a continuare nel tempo.
Piccole info sulla Latteria Bera:
- Pagina Facebook
- Indirizzo: via San Tommaso 13, Torino
- Prezzo medio a testa: —-
- Contatti: 328 016 6854
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