Finalmente siamo tornati a fare un viaggio on the road!! Dopo un 2020 passato in sordina, in questa estate 2021 abbiamo ripreso a viaggiare come piace a noi: su quattro ruote alla scoperta degli angoli più gustosi di una regione. La scelta è ricaduta su una perla nascosta della nostra bella Italia: le Marche. Abbiamo strutturato un viaggio di 12 giorni tra cibo, vino e cultura vivendo le Marche on the road! Let’s go!
Le Marche sono una regione che, per anni, è stata sottovaluta. Quando, nel 2020, la Lonely Planet ha deciso di farne una delle migliori mete al mondo, la popolarità delle Marche è esplosa ed apparsa sui radar di molti più viaggiatori. L’aspetto più interessante di questo territorio è la facilità di raggiungere il mare, la collina o le città d’arte in solo mezz’ora. Scegliendo un punto strategico potrete strutturare un viaggio in cui alternare un tuffo nell’Adriatico ad una visita in una chiesa, passando nel mezzo ad una degustazione di vini in cantina.
Abbiamo adorato questo aspetto, che ci ha permesso di vivere un viaggio in cui, ogni giorno, ci sembrava di essere in un luogo totalmente nuovo, per la varietà del paesaggio circostante e per le differenze, anche nette, che ci sono nel territorio marchigiano. Il comune denominatore: il buon cibo, che ci ha accompagnato per tutto l’itinerario.
Itinerario in auto nelle Marche da nord a sud
La riviera adriatica di Pesaro e Fano
La prima tappa del nostro viaggio nelle Marche on the road è stata la riviera adriatica che abbraccia la provincia di Pesaro. La maggior parte della zona sembra un’estensione della riviera romagnola, con stabilimenti balneari senza soluzione di sosta e città dalla spiccata vena vacanziera.
Le due città principali, Pesaro e Fano, valgono un giretto senza troppi impegni nei rispettivi centri storici, mentre molto più carini ed interessanti sono i dintorni. Imperdibile il castello di Gradara, con il borgo medievale ai suoi piedi e la possente cinta muraria a difesa. Sembra di fare un tuffo nel passato mentre percorrete il camminamento di ronda o entrate nelle stanze del castello simbolo del tragico amore di Paolo e Francesca, raccontato da Dante nel canto V dell’Inferno.
Biglietto d’ingresso, acquistabile in loco: 8€ + 2€ per il camminamento di ronda. Sito web
Il Parco Naturale di San Bartolo è un’altra tappa irrinunciabile. Scendendo fino alle spiagge nei pressi di Fiorenzuola di Focara potrete godere di una giornata al mare, divertendovi a costruire un riparo con i tronchi che il mare lascia sulla spiaggia. È un modo per donare al turismo balneare un pizzico di avventura che, a noi, è piaciuto parecchio.
Il parco naturale offre anche altre attività, più a contatto con la natura. Potete noleggiare delle biciclette per percorrere dei sentieri nel bosco o, ancora meglio, saltare in sella e fare una splendida passeggiata a cavallo, ammirando l’immensità del mare che si staglia contro le rocce.
La serata va chiusa con uno degli aperitivi più fighi di tutta la regione. Alle Cantine Mancini, godendovi il tramonto, siederete tra i vigneti sorseggiando i vini dell’azienda e stuzzicando salumi e formaggi locali. Un momento di grande romanticismo in cui il concetto di estasi panica si mostra in tutta la sua potenza.
L’entroterra verde fino ad Ascoli
Lasciandosi alle spalle la costa ci dirigiamo nel cuore verde, e culturale, della regione. La prima tappa è Urbino, città patrimonio UNESCO che ha dato i natali al pittore Raffaello. In base ai vostri interessi potete passarci da una mattinata fino ad un’abbondante mezza giornata. Ci sono molti musei e chiese ricche di opere d’arte che vi arricchiranno notevolmente di cultura rinascimentale.
Proseguendo nell’entroterra si incontrano tappe più naturalistiche: le gole del Furlo (che si possono percorrere solo a piedi), le grotte di Frasassi e il tempio Valadier (la cui camminata in pendenza viene ripagata dal bellissimo scenario del tempio abbracciato dalla roccia), il borgo di Fabriano col suo imperdibile museo della carta, il laghetto di Fiastra e il percorso di trekking alle Lame Rosse (formazioni di roccia a forma pinnacolare erose nel tempo).
Biglietto d’ingresso da prenotare in anticipo: 7€. Sito web
Il cerchio nel cuore della regione si chiude ad Ascoli Piceno, antica cittadella il cui centro storico è conservato in modo impeccabile e che merita una visita approfondita se siete amanti di architettura e storia.
Il Conero e Senigallia
L’ultima parte del viaggio è dedicata alla zona più famosa delle Marche: la riviera del Conero. Secondo noi il modo migliore per visitare la zona è dal mare, noleggiando un’imbarcazione per ammirare le spiagge più nascoste, e belle, del promontorio. I borghetti di Numana e Sirolo sono molto carini e servono come punto d’appoggio per dirigersi verso le spiagge sottostanti (vanno tutte prenotate).
Per spezzare la vita da spiaggia potete spostarvi all’interno, visitando la città mariana di Loreto e il suo imponente santuario, oppure scegliere di percorrere i versi di Leopardi andando a Recanati per una visita al borgo e alla casa museo del poeta, la cui biblioteca è incredibilmente conservata e lascia senza fiato.
Dirigendosi verso Senigallia potete attraversare Jesi e puntare ai nove castelli di Arcevia. Si tratta di nove piccolissimi borghi, alcuni disabitati, in cui potete fare delle brevi soste e dei piccoli giretti a piedi. Più importante e grande il borgo di Corinaldo, con la sua famosa scalinata e la cinta muraria. La città di Senigallia, invece, è un centro prettamente turistico e poco caratteristico, ma è sede di molti locali interessanti.
Dove dormire nelle Marche
Per il nostro viaggio ad anello abbiamo scelto quattro alloggi, situati in punti strategici che ci evitassero di fare inutili “avanti-indietro” che gradiamo molto poco. Tuttavia le Marche, per la loro conformazione territoriale, sono una regione che si presta bene anche alla scelta di un unico punto d’appoggio, da cui poi muoversi alla scoperta del territorio.
In fase di programmazione del viaggio è stato difficile trovare gli alloggi, un po’ per il periodo post-Covid che rende tutto più complesso, un po’ per la forzatura di molte strutture a prenotare minimo 5 notti. Dopo una sudata ricerca abbiamo però trovato quattro ottime soluzioni, tutte in regime di bed and breakfast, ma ognuna con caratteristiche peculiari:
- Casa Alysa: il nostro primo alloggio, nell’entroterra pesarese, precisamente a Tavullia. Un’accoglienza casalinga e sincera vi mette a proprio agio. Molto ampia la stanza disponibile e colazione abbondante con prodotti freschi. Ideale come punto d’appoggio più tranquillo per poi visitare la riviera di Pesaro e Fano.
- Agriturismo Le Casette: ci troviamo a Fiastra, nel profondo entroterra marchigiano, molto vicini all’Umbria. Le Casette sono un agriturismo grande e attrezzato, ideale per chi vuole dedicarsi al trekking e ad un turismo di stampo più naturalistico. Le camere sono recentemente ristrutturate e molto pulite. Essendo un agriturismo si può anche scegliere di cenare in loco con un menù ricco di bontà tipiche.
- Pamperduto Country Resort: per il soggiorno nei pressi del Conero (precisamente a Porto Potenza Picena) abbiamo scelto una struttura più confortevole, con una splendida piscina vista mare e degli alloggi immersi tra ulivi e rosmarini.
- CasaVostre Suites: l’ultimo alloggio è il più raffinato che abbiamo scelto. Gestito dal gentilissimo Alessio, CasaVostre, situato ad Ostra Vetere, è un antico casale ristrutturato con sei stupende suite, arredate con gran gusto e dotate di ogni comfort. Lo spazio esterno è meraviglioso, oltre alla piscina, ciò che toglie il fiato è la vista infinita sulle colline marchigiane. La colazione è un tripudio di freschezza in cui ogni dettaglio è curato.
Dove mangiare nelle Marche
Ecco la parte più succulenta di qualsiasi nostro racconto di viaggio! Nelle Marche si mangia veramente benissimo, che fossero stellati o semplici osterie abbiamo trovato accoglienza sincera e buona cucina ovunque, stupendoci ogni giorno di quanto fosse alto il livello medio della ristorazione marchigiana.
Come ben sapete arriveranno articoli approfonditi su molti dei ristoranti che abbiamo visitato, ma vogliamo darvi comunque qualche indicazione a livello generale.
I ristoranti stellati
Ormai sapete che siamo dei cacciatori di stelle Michelin e, nelle Marche, abbiamo fatto l’en plein provandone quattro su quattro. Siamo tornati al Nostrano di Pesaro, diventato in brevissimo tempo uno dei nostri ristoranti preferiti; abbiamo provato la famigerata cacio ai 7 pepi da Andreina a Loreto e, infine, abbiamo fatto la doppietta (o cinquina contando il numero di stelle) a Senigallia, fermandoci alla Madonnina del Pescatore di Moreno Cedroni e da Mauro Uliassi nel ristorante omonimo.
Non è stellata, ma si avvicina moltissimo, anche l’esperienza del Clandestino Susci Bar, di proprietà di Moreno Cedroni una vera e propria finestra sul mare in cui gustare una cucina…preistorica.
Ottima cucina, buoni prezzi
La cucina marchigiana ci ha sorpreso moltissimo perché, in locali molto diversi tra loro, abbiamo sempre mangiato piatti gustosi e cucinati con amore. Vi consigliamo di seguito alcuni ristoranti in cui siamo stati davvero bene.
- Osteria Braceria Plinc: ad Acqualagna è impossibile non concedersi un buon pranzo a base di tartufo. Questa osteria è un punto di riferimento: ottima cucina, dagli antipasti al dolce, tartufo che viene grattugiato in abbondanza e ambiente cordiale.
- Lo Sverso: è un piccolo pub di Fabriano, dove poter bere della buona birra artigianale accompagnandola a piccoli stuzzichi realizzati con prodotti ricercati del territorio.
- Agriturismo Le Casette: esatto, è lo stesso agriturismo dove abbiamo anche soggiornato. La seconda sera ci siamo concessi una cena tanto informale quanto buonissima. Cucina tipica e senza fronzoli, piatti saporiti e conditi con riccamente. Buonissima la coratella, da non perdere i primi di pasta e concedetevi un secondo di pecora.
- La Rotonda: a Porto Recanati questo bel ristorantino vista mare propone una cucina di pesce in cui elementi storici come il brodetto recanatese si affiancano ai piatti più moderni come lo spaghetto con burro, sardò e caviale.
- Locanda Fontezoppa: collegata alle cantine Fontezoppa, in questo ristorantino potrete unire gli ottimi vini prodotti in loco alla buona cucina marchigiana. Proposta ben studiata, ma assolutamente imperdibili i piatti di pasta, abbondanti e gustosi.
- Olive ascolane: lasciamo per ultimo un prodotto tipico conosciuto in tutta Italia. Ad Ascoli Piceno ci sono svariati indirizzi per provare questo buonissimo street food, spesso accompagnato dai cremini (piccoli scrigni di crema pasticcera fritta), ma se capitate durante Ascoliva, il festival mondiale dell’oliva ascolana, avrete davvero l’imbarazzo della scelta per fare scorpacciata di olive. Se avete voglia di raggiungere San Benedetto del Tronto potrete invece provare, alla pescheria Pallottini delle gustose olive di mare, ripiene di tonno e baccalà.
Vigneti e Cantine
Oltre che di ottimo cibo, le Marche sono una terra di grandi vini. Uve dal carattere forte e fiero, che regalano rossi intensi e bianchi incredibili. Vi abbiamo già accennato all’aperitivo in vigna da godere presso la Fattoria Mancini, un’esperienza che non potete perdere.
Per una degustazione più classica, e per assaggiare vini che sono particolarissimi, vi consigliamo le Cantine Fontezoppa, nell’entroterra maceratese. Ultima proposta, giovane, frizzante e all’avanguardia è una visita ai ragazzi di Colle Onorato, che in un fazzoletto di terra stanno costruendo dei vini spettacolari.
Se vi abbiamo incuriosito con il nostro viaggio nelle Marche on the road e desiderate maggiori dettagli ed informazioni, non esitate a contattarci via mail o sui nostri canali social
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