Retrobottega Roma rappresenta una specie di unicorno nella ristorazione italiana. È un ristorante che, da quando ha aperto nel 2016, si è sempre attestato su altissimi livelli di qualità, ma ha sempre cambiato forma. È un progetto in continua evoluzione, affamato di idee e mai sazio di ricerca, un mix che regala un’ esperienza culinaria pressoché unica.
Con queste premesse, Retrobottega è sempre stato in cima alla nostra lista dei desideri e, durante il nostro viaggio romano, abbiamo finalmente potuto provarlo.
Il modo migliore per descrivere Retrobottega è quello di definirlo un laboratorio gastronomico, dove il cliente è spettatore privilegiato della costante fucina di idee e progetti messa in funzione da Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice.
Cosa rende unico Retrobottega
Da Retrobottega non si va solo per mangiare bene, si va per immergersi in un rapporto strettissimo tra le materie prime, i piatti, la sala, la cucina e il cliente. Ogni aspetto della cena si lega, si fonde, si unisce con gli altri.
È un armonia di gesti e profumi, movimenti e sapori. Il cliente da Retrobottega è osservatore di uno spettacolo culinario, in cui il piatto viene assemblato sotto i suoi occhi, al bancone. Noi abbiamo passato la cena a guardare le mani ipnotiche del nostro chef al pass concludere i piatti. Tutto è perfetto, l’atmosfera, il cibo, il servizio, la cucina.
La formula degustazione del ristorante prevede la possibilità di scegliere 5 piatti dal menù alla carta e crearsi il proprio menù degustazione.
Il nostro menù degustazione da Retrobottega
Lo spirito del ristorante non ti pone semplicemente alla scelta di cinque piatti, ma ti induce a creare un autentico percorso degustativo, che segua il file rouge della cucina naturale, in un legame forte di ricerca e territorio.
Bietola, mandorle e parmigiano. Cosa c’è di più elementare di una verdura, della frutta secca e un po’ di formaggio. Eppure nella sua semplicità questo piatto serve ad entrare in contatto con la filosofia di Retrobottega. Non servono voli pindarici per creare un gran piatto, bastano tre materie prime eccellenti, presentate in modo semplice e gustoso per dar vita ad un antipasto che è l’inizio di un percorso a salire verso l’estasi culinaria.
Non siamo nuovi agli accostamenti tra carne pesce, perciò calamari e cinghiale ci ha incuriosito. Il cinghiale è una delle carni più saporite che esistano, servito come tartare con una gelatina ricavata dal suo stesso fondo di cottura, ci si aspetterebbe un suo completo dominio sul calamaro, invece il piatto creato dai bottegai è inaspettato, spiazzante.
Il calamaro arrostito, irrorato con l’olio di cottura del cinghiale diventa poderoso al palato, duella ad armi pari con l’intensità della carne, per poi lasciarsi andare in un abbraccio morbido delle nostre papille gustative.
Viviamo vicini a zone in cui le risaie fanno parte del paesaggio quotidiano, amiamo i risotti e ci piace scoprirne di nuovi. Il risotto di Retrobottega ci ha lasciato senza parole: stinco e mirtilli. Sinceramente faccio fatica a trovare un aggettivo che renda onore alla bontà di questo risotto, in cui il mirtillo viene presentato in forma di disco rosso che si fonde al riso e alla riduzione di stinco. Straordinario.
Seppie e patate, accostamento secolare. Un piatto dal gusto ancestrale, che con qualche guizzo di genio diventa uno dei piatti più gustosi che ci sia mai capitato di mangiare. La seppia arrostita siede su un letto di patate schiacciate insieme allo scalogno. All’interno, nascosto, la sorpresa del nero di seppia. Ed infine delle chips di patate viola per un tocco croccante.
Il dolce è semplicemente perfetto per noi. Cioccolato, caramello salato e tripel. Tre ingredienti che amiamo tantissimo, tre ingredienti che si sposano a meraviglia tra di loro. Della tripel è stata usata solo la schiuma, per un tocco di classe che completa un dolce golosissimo.
Prezzi e considerazioni su Retrobottega
La cena da Retrobottega è stata qualcosa di unico, una insieme di piatti realizzati ad arte che sono andati ben oltre il semplice piacere gustativo, sono arrivati dritti nel cuore. È come se ognuno di quei cinque piatti fosse entrato in simbiosi con noi, regalandoci sensazioni meravigliose.
Il rapporto qualità-prezzo è sbalorditivo, 50 € per una cena di questo calibro sono anche pochi sinceramente. Rispetto alla nostra visita oggi il menù è lievemente aumentato, rimanendo comunque molto interessante.
Possiamo giurarvi che se torneremo a Roma, al 120% torneremo da Retrobottega, anzi, ci piacerebbe provare tutto il mondo di Retrobottega, compreso delle recenti iniziative Retropasta (bottega della pasta) e Retrovino (enoteca).
Noi ve la lanciamo…se mai vi capitasse di dover fare un regalo a Spignattando e non sapete cosa scegliere, da Retrobottega ci sono i voucher regalo. Noi ve lo abbiamo detto.
Piccole info su Retrobottega:
- Sito web
- Indirizzo: via della Stelletta 4, Roma
- Chef: Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice
- Prezzo medio a testa: 75 €
- Contatti: 06 6813 6310
No Comments