Torino è una città in grande fermento gastronomico. Il rinascimento sabaudo sta attraversando tutti gli strati della ristorazione fino a toccare il fine dining stellato. Giovani chef ridanno prestigio e freschezza a grande insegne, come è successo al ristorante Carignano, che abbiamo gustato in tutto il suo splendore.
Il ristorante Carignano è sempre stato uno dei grandi ristoranti torinesi. Situato nel complesso del prestigioso Hotel Sitea, ma dotato di un ingresso separato, possiede un’unica sala da 5 tavoli che garantisce un’esperienza intima e raffinata.
La cucina è affidata a due giovani talenti, di scuola Cannavacciulo, Fabrizio Tesse e Marco Miglioli (oggi solo chef Tesse guida le cucina, mentre chef Miglioli ha intrapreso altre esperienze professionali). Entrambi hanno già un curriculum di tutto rispetto e al Carignano sono stati capaci di riversare nei piatti le influenze acquisite in giro per il Mondo, conquistando nel 2018 la stella Michelin.
La sala si avvale di un servizio tra i migliori che abbiamo incontrato nei vari stellati. Un grande cameriere capisce il cliente che ha davanti e si comporta di conseguenza, contribuendo ad alzare il livello totale dell’esperienza culinaria.
Lo splendore del ristorante Carignano
I ristoranti all’interno di hotel ci hanno sempre un po’ spaventato, forse per la paura che la cucina proposta fosse ancorata a piatti pregiati, ma un po’ demodè. E quando vediamo arrivare il cameriere, con un piatto su cui sopra un grossa ostrica, ci siamo guardati un attimo interdetti. Ma appena il piatto è stato posato sul tavolo, la sorpresa, la prima di tante della cena al Carignano.
Lo spaghetto al pesto di cime di rapa con le vongole è uno dei vari amuse bouche che ci introducono nel salotto sabaudo, dove ci diverte parecchio con le impressioni e le forme.
Il gran tour introduttivo ci conduce tra pane casalingo e sinuosi grissini, passando per selezioni di burri e oli da perdere la testa. È un benvenuto accogliente e caloroso, che ci fa stare molto bene.
A coronare l’inizio della cena un antipasto regale che unisce mare e terra: galletto e aragostella. Sovracoscia di galletto e aragosta, con spinacino e funghi piastrati. Incredibile l’armonia di due prodotti apparentemente distanti, eppure accomunanti da una consistenza così carnosa, capace di riempire dolcemente il palato.
Il primo è il perfetto connubio tra sala e cucina: risotto allo zafferano nel brodo, con salsiccia di seppia e midollo. Il piatto viene composto al tavolo, versando prima il consommè di seppia, poi il riso mantecato in un pentolino e, infine, la salsiccia di seppia.
Rimaniamo incantanti dai gesti del cameriere, che accompagna i suoi movimenti con spiegazioni precise. All’assaggio il risotto è un vortice inebriante che ci lascia in pura contemplazione della sua bontà.
La faraona con nocciole, giardiniera e spugnole è un piccolo capolavoro visivo. Ricreare un ingrediente sotto svariate forma sembra essere la nota stilistica dello chef, che ci delizia continuamente con piatti che, all’assaggio, esplodono letteralmente di sapori, andando a ricomporre con fulgida precisione la loro identità.
Il dessert è la summa di un percorso che non sbaglia un colpo. Ancora una volta, un simbolo: il lingotto. “Non è tutto oro quel che luccica” dice il menù, perché il dolce è più pregiato dell’oro stesso: è un concentrato di emozioni.
Il lingotto è un involucro d’oro, ripieno di albicocca e cioccolato, adagiato su una base di cacao salato. Tutto è calibrato alla perfezione in questo piccolo scrigno di dolcezza, opera di un abile orefice del gusto.
Prezzi e considerazioni sul Carignano
Il menù degustazione di cinque portate che abbiamo gustato, che curiosamente è nominato con le coordinate geografiche del ristorante, è uno dei più emozionanti mai mangiati.
Spesso ci capita di riuscire ad identificare un piatto che sa ergersi sugli altri, ma in questo caso tutto il menù è stato talmente giocato su un livello alto che ogni piatto è un All-Star.
Il prezzo del menù è di 95 €, a cui si aggiunge un abbinamento vini eccellente a 35 € che valorizza le etichette del Piemonte. Prezzi perfettamente in linea con i parigrado stellati.
Il ristorante Carignano regala una cena in un’atmosfera d’altri tempi, in cui la magnificenza sabauda è percepibile, ma la brezza che arriva in tavola esprime tutta la vitalità di una cucina in giovane fermento e attesa a grandi traguardi.
Piccole info sul ristorante Carignano:
- Sito web
- Indirizzo: via Carlo Alberto 35, Torino
- Chef: Fabrizio Tesse
- 1 Stella Michelin
- Prezzo medio a testa: 130 €
- Contatti: 011 517 0171
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