Il silenzio che placa le inquietudini, la calma che riappacifica il cuore, il profumo di fiori ed erbe che rilassa la mente. Queste meravigliose percezioni è capace di regalare la Valle dei Mocheni in Trentino, una valle pacifica, ma ricca di attività interessanti legate alla natura e alla gastronomia. Per un week-end di completo relax da passare nella Valle dei Mocheni vi suggeriamo cosa fare, dove dormire e dove mangiare.
Dove si trova la Valle dei Mocheni?
Cominciamo da un paio di informazioni pratiche. La Valle dei Mocheni, Bersntol in mocheno, si trova in provincia di Trento, ad una mezz’oretta di auto dal suo capoluogo. Non è ingolfata dal traffico dei turisti e si può godere di grandissima tranquillità immersi in uno scenario incantato.
Questa valle è ricchissima di attività legate all’escursionismo dolce, con passeggiate nei prati verso malghe e rifugi, in cui oltre alla bellezza del paesaggio potrete entrare in contatto con le tradizioni della comunità locale, fiera alfiere di una vita georgica che rispetta il territorio e che è capace di valorizzare al meglio le sue eccellenze.
Nei nostri viaggi in Italia e in Europa abbiamo incontrato tante belle realtà, ma nella Valle dei Mocheni abbiamo potuto constare quanto sia forte il legame che unisce alcune attività del Bersntol, molto dinamiche e proiettate alla sana valorizzazione del territorio, in una bellissima cooperazione sinergica in cui i valori cardine sono amicizia e solidarietà.
Dobbiamo ammettere che un microcosmo cooperante così unito abbiamo fatto fatica ad incontrarlo in passato. Non c’è traccia di invidia ed individualismo e le varie realtà si aiutano tra di loro, valorizzando ognuna i propri punti di forza e suggerendo ai visitatori i loro colleghi, creando anche dei progetti insiemi, come il nuovissimo pic-nic delle 5 (noi non abbiamo fatto in tempo a provarlo, ma questa novità estiva ve la consigliamo spassionatamente)!
Questa unità fa bene al territorio, perché ne valorizza le eccellenze, fa bene ai produttori, che aiutandosi tra loro sono capaci di creare progetti di più ampio respiro e fa bene al visitatore, che può entrare più facilmente in contatto con le persone del luogo, imparando, conoscendo e gustando.
Dove dormire? L’incanto della Blumenstube
Devo rendere merito a Martina per la sua grandissima abilità nel trovare sempre dei posticini speciali in cui soggiornare. Per questo weekend abbiamo scelto la sorridente ospitalità della Blumenstube, un grazioso bed & breakfast in località Pizoi, sopra Sant’Orsola Terme.
È un posticino a gestione familiare, in cui si viene accolti dalla calorosa gentilezza di Elisa e coccolati dalla cucina gourmet del giovane chef Daniele Tomasi (nella sezione dove mangiare, troverete maggior spazio a lui dedicato). La camera in cui abbiamo dormito è spaziosa e luminosa, con il classico legno alpino e una vista spettacolare sulle montagne del Trentino.
Svegliarsi immersi nella pace dei sensi, uscire sul balcone e respirare a pieni polmoni l’aria pura, mentre dalla cucina si leva un profumino invitantissimo di pane appena sfornato è una sensazione che rinchiuderemmo in boccetta.
Del perché dall’incanto idilliaco del paesaggio siamo subito passati alle sirene incantatrici della cucina è presto detto osservando questa foto!
Alla Blumenstube si può godere di una colazione paradisiaca, realizzata con prodotti freschissimi e genuini! Torte fatte in casa, brioche appena sfornate, pane di montagna caldo, confetture home-made, e ancora pancakes con sciroppo di cirmolo (una delizia imperdibile e 100% tradizionale), speck, prosciutto affumicato, miele, granola!
Non basta? Ci sono anche le bontà casearie del Mas La Grisota: yogurt, ricotta, burro e caciotte che, per me, sono l’equivalente della benzina per il mio organismo! Datemi del formaggio a colazione e sarò una super-car per tutta la giornata!
Una colazione meravigliosa e opulenta che, al solo osservarla dispiegata sul tavolo, accende il buon umore. Prendetevi tutto il tempo per gustarla con calma, assaggiando ogni bontà con morsi lenti, inspirando i profumi della montagna.
Cosa fare nella Valle dei Mocheni? Escursione tra i boschi alla ricerca di erbe spontanee!
Le attività immersi nella natura ci piacciono moltissimo, soprattutto se sono correlate da una ricompensa sfiziosa e se sono collegate al mondo del cibo. Se poi sono anche insolite e, facendole, scopriamo nuove nozioni, ci sentiamo proprio come dei bimbi felici. Così è successo seguendo la Forest Paola nella sua escursione alla ricerca di erbe spontanee di montagna!
Non avevamo mai pensato a quanto ricchezza si nasconde in bella vista nei prati di montagna. Il vulcanico entusiasmo di Paola ci ha accompagnato alla scoperta di un mondo stupendo, nel quale ci siamo volentieri immersi con entusiasmo, imparando a riconoscere il luppolo, l’erba viperina, l’ellera, l’alliaria, l’erba vetriola, la borracina.
E volete sapere la parte migliore? Che dopo averle cercate, la maggioranza di queste erbe si possono usare per cucinare! Tornati al punto di partenza ci siamo seduti sull’erba per gustare il pic-nic cucinato dalle sapienti mani di Daniela, che ci ha letteralmente stupito con gli usi culinari di queste erbe, che non solo regalano un tocco di bellezza ai piatti, ma sono anche perfettamente funzionali al gusto!
State pur certi che, presto sul blog, vi proporremo delle ricette con le nostre erbe dei campi perché è un mondo che ci ha affascinato moltissimo e in cui si può spaziare dal dolce al salato con incredibile fantasia.
Dove mangiare? La cucina dei boschi della Blumenstube di chef Tomasi
Il fil rouge gastronomico che unisce queste realtà lo si ritrova nella cucina dello chef Daniele Tomasi della Blumestube. Frequentando i ristoranti Michelin, nel corso degli anni, abbiamo imparato a riconoscere i tocchi distintivi degli chef, quelle caratteristiche della loro filosofia che si ritrovano poi nel piatto. Nel giovane Daniele, oltre alla curiosità e alla passione per cucine dell’estremo oriente, possiamo già notare come il perno su cui girano i suoi cardini siano le erbe e i fiori di montagna, utilizzati sempre in modo funzionale e mai banale, dando ai piatti un incredibile tocco in più.
Nel menù Radici si approccia la cucina di montagna in una veste più classica, con prodotti che richiamano immediatamente il Trentino, ma basta gustare il risotto con le gemme di abete per comprendere subito quanto sia forte il legame tra la montagna e lo chef. Il riso profuma letteralmente di bosco ed è un poderoso piacere olfattivo prima ancora che gustativo. Le gemme di abete hanno un leggero retrogusto di resina che bilancia la base erbacea del piatto dando la meravigliosa sensazione di star passeggiando in mezzo agli alberi.
Il secondo menù, Innesti, è caratterizzato da una vena più esplorativa, un viaggio che si dipana ad Oriente e riprende la passione dello chef per la cucina asiatica. Il piatto che ci ha colpito fin dal momento in cui lo abbiamo letto sul menù, e che non è sfuggito alle nostre fameliche fauci curiose, è l’udon con infusione di cantarelli neri, calamaretti e foglie di houttunya.
È un piatto che qualcuno definirebbe fusion, termine che a noi garba poco, motivo per cui preferiamo definirlo un piatto d’incontro tra l’Asia e la Valle dei Mocheni. L’udon è realizzato con farina di grano duro e tuorli, guadagnando dunque una tenacità maggiore al dente, il fungo si accoppia perfettamente con il calamaretto, il brodo è equilibratissimo, ma il tocco vincente, spiazzante al piatto, viene dato dalle portentose foglie di houttunya, che con i loro aromi erbacei, agrumati e marini conferiscono un caleidoscopico tripudio di sapori che lasciano stupefatti!
Se nel salato si spazia dal tradizionale all’innovativo, nei dolci regna sovrana la golosità. Nelle due cene presso la Blumenstube abbiamo fatto una doppietta favolosa. La prima sera abbiamo mangiato uno scenografico uovo di mousse al mascarpone con ripieno di zabaione al moscato giallo, adagiato su un letto di biscotto alle fave di cacao. Aggiungete qui le emoticon con la bavetta golosa e avrete la miglior descrizione di questo piatto!
La seconda sera abbiamo virato su un dolce più fresco, ma altrettanto libidinoso: un sorbetto all’albicocca con praliné alla nocciola e spuma di latte. Tre ingredienti armonici tra di loro, dolci di base, ma con punte tostate e acidule che regalano le giuste sferzate all’insieme.
Nota di merito anche alla bella cantina curata dallo chef e da Manuel, gentilissimo maitre di sala, che percorre le valli del Trentino con etichette interessanti che spaziano da grandi classici a vitigni meno noti da scoprire, senza scordare la fornita carta degli amari, con delle notevoli chicche da non perdere.
Infine, per chiudere il cerchio della cucina di Daniele, vogliamo parlarvi dell’idea più curiosa e divertente che è venuta in mente a questo talentuoso ragazzo: il sushi di montagna. Si, avete letto bene, un sushi nella forma e nei colori, ma realizzato con ingredienti che si trovano nelle valli trentine.
Le basi di carne sono capriolo e cervo, quelle di pesce salmerino e trota salmonata, il tutto unito con dei formaggi freschi, il classico riso (giapponese, ma prodotto in Italia) e l’ortica bianca. Anche nel sushi non manca la firma di Daniele, le erbe e i fiori che, oltre ad impreziosire la presentazione, donano aromi e profumi orientali. Si mangia rigorosamente con le bacchette e si intingono i pezzi in una paradisiaca emulsione di soia, olio extravergine del Garda e erbette di montagna, altro jolly nella mano vincente di Daniele.
Info utili per un weekend nella Valle dei Mocheni:
La Valle dei Mocheni ci ha letteralmente conquistato. Un luogo in cui il tempo scorre lento e piacevole, a contatto con la natura, attorniati dal sorriso di persone che amano il loro territorio e te lo comunicano tramite quello che fanno. E, ovviamente, una cucina da favola e delle materie prime fantastiche!
Per comodità vogliamo lasciarvi gli indirizzi dei siti web/pagine Instagram delle realtà che abbiamo conosciuto. Vi aggiungiamo anche il Mas del Saro, che non è rientrato nei nostri giri, ma collabora al pic-nic delle 5 e che non mancheremo di visitare alla prossima occasione.
- Blumestube = incantevole b&b a gestione famigliare e casa gourmet dello chef Tomasi, dove potrete gustare una cucina profondamente legata al territorio, con erbe di montagna che valorizzano ogni piatto.
- Mas La Grisota = azienda agricola a gestione famigliare che alleva mucche di razza Grigia Alpina, da cui ottiene dei buonissimi formaggi a latte crudo e altri prodotti straordinari.
- ForestPaola = accompagnatrice di territorio e dottore forestale che con il suo contagioso entusiasmo vi guiderà alla scoperta delle erbe selvatiche che si trovano nei prati di montagna.
- Danimpasta = il pane è il nucleo fondante della nostra tradizione gastronomica e quello che realizza Daniela, con la pasta madre, è sublime. Lei ha cucinato le bontà del nostro pic-nic selvatico e nella sua bottega potete trovare tante leccornie da forno da portare a casa o gustare durante le passeggiate.
- Mas del Saro = non abbiamo conosciuto personalmente Vea, ma la storia del Mas del Saro e il loro approccio alla sostenibilità ambientale, nella vita di tutti i giorni e in cucina, merita di essere assolutamente scoperta nel nostro prossimo weekend in Valle dei Mocheni.
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